World Toilet Day, 19 November |
IL WC PUO' essere considerato un lusso? Si, se consideriamo che di questo oggetto così comune per noi occidentali in realtà ne è sprovvisto un terzo della popolazione mondiale: circa 2,5 miliardi (ripeto, mi-liar-di) di persone, concentrate soprattutto in Asia e nell'Africa Sub-Sahariana.
A ricordarcelo è l'ONU con la campagna di sensibilizzazione a
favore proprio dell'importanza del WC attraverso l'istituzione del
World Toilet Day, istituito quest'anno per la prima volta il 19
novembre.
Ma soprattutto, ce lo ricorda la World Toilet Organization,
l'organizzazione non governativa che si promuove il miglioramento
delle condizioni igienico-sanitarie e la diffusione dei WC nel mondo.
Il suo motto è "il WC è più importante di quello che pensi".
Il non avere accesso ad un sistema di pulizia igienica adeguato
comporta la trasmissione e diffusione di molteplici malattie, di cui
vittime cadono soprattutto i bambini. Pensate che le malattie
diarroiche sono la seconda causa più frequente di morte tra i più
piccoli nei Paesi in via di Sviluppo. La diarrea è un killer più
letale di AIDS, malaria e morbillo messe insieme.
Inoltre, vi è una correlazione diretta tra la presenza scolastica
di bambine e ragazze ed il possesso di un WC in casa, così come si
stima che per ogni dollaro speso nel miglioramento delle condizioni
igienico-sanitarie vi sia un ritorno di 8 dollari in termini di
aumento della produttività, riduzione di tempo e costi sanitari.
Dal Sudan al Vietnam, dalla Cambogia al Sudafrica, per
"modernizzazione" si intende non (primariamente) migliorare
la qualità della connessione internet o costruire un treno ad alta
velocità, bensì fruire di acqua potabile e sanitari nelle proprie
abitazioni. E' bene ricordarselo sia sotto il profilo squisitamente
umanitario, ma anche a livello economico-commerciale: queste
necessità primarie sono infatti una opportunità significativa per
le imprese del made in Italy dei settori coinvolti.
Approfondimenti:
http://worldtoiletday.org/
http://worldtoilet.org/
Articolo precedentemente pubblicato da International Business Times nel blog Going Global
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