sabato 4 gennaio 2014

L'Asia nel 2014

Nuova Delhi, India

IL 2014 SARA' un anno difficile per l'Asia, attraversata da tensioni regionali, elezioni decisive e sostenuta crescita economica minacciata da instabilità politica.

In Asia Orientale si rinnoveranno le schermaglie tra le due Coree: da una parte Seoul alleata di ferro di Washington e dall'altra Pyongyang dai comportamenti imprevedibili e con l'alleato cinese sempre più insofferente. Pechino continuerà il percorso di consolidamento della propria sfera di influenza nell'area provocando le reazioni di Giappone, Corea del Sud e spingendo gli States ad un engagement in prima linea. L'esito delle proiezioni esterne e il relativo grado di nazionalismo dipenderà dallo sviluppo delle situazioni interne: in Cina l'opera di avanzamento delle riforme economiche, nel Sol Levante la tenuta politica del Premier Abe e del suo piano di rilancio dell'economia.

Occhi puntati in India sulle elezioni parlamentari di primavera. Il Premier dimissionario Manmohan Singh lascerà la guida dell'Esecutivo dopo un decennio caratterizzato da forte crescita economica cui non ha corrisposto un altrettanto rapido sviluppo economico. A contendersi la guida del Governo saranno con ogni probabilità Rahul Gandhi per il Partito del Congresso e Narendra Modi del partito nazionalista BJP. 

Il Sudest Asiatico sarà occupato da elezioni in Thailandia e Indonesia. A Bangkok le lezioni proposte dal Premier uscente Yingluck Shinawatra siterranno il prossimo mese e saranno il banco di prova per valutare la reale consistenza politica dei movimenti anti-governativi e dell'opposizione. Le condizioni di salute dell'amatissimo re preoccupano l'intero Paese e complicano ulteriormente lo scenario. Giacarta terrà le elezioni presidenziali in estate. In gioco vi è la reputazione internazionale del Paese a maggioranza musulmana più popoloso del mondo, economia emergente tra le più promettenti ma minacciata da scandali di corruzione e crescente disuguaglianza economica. In Myanmar continuerà l'operazione di transizione democratica avviata dai generali nel 2011 attraverso uno sviluppo economico accelerato e l'apertura ai mercati internazionali. 

Il 2014 metterà alla prova i leader delle principali economie nella ricerca del compromesso e nella capacità di bilanciare la crescita economica interna con la crescente complessità a livello politico e sociale e una maggiore interdipendenza regionale.

Approfondimenti


Articolo pubblicato da International Business Times nel blog Going Global

Nessun commento:

Posta un commento