venerdì 31 gennaio 2014

Il Giappone di Shinzo Abe

Shinzo Abe, Premier del Sol Levante

















SHINZO ABE, alla guida del Sol Levante dal dicembre 2012, ha pronunciato al Word Economic Forum di Davos un discorso programmatico che traccia la sua visione di un "nuovo Giappone". Di seguito ecco i punti salienti.

La politica economica (Abenomics)

Abenomics comprende tre frecce: una politica monetaria aggressiva, una politica fiscale flessibile e uno stimolo agli investimenti privati.

Il Giappone è in procinto di liberarsi dallo spettro della deflazione cronica. Questa estate i salari aumenteranno, e salari più alti contribuiranno a generare consumi maggiori. Anche la nostra situazione fiscale ha subito un miglioramento. Il Giappone ha imboccato il sentiero del consolidamento fiscale.

Adesso che il tasso di crescita ha subito un reverse impressionante, da negativo a positivo, i tanti detrattori che ritenevano il Giappone un Paese sul viale del tramonto sono spariti quasi del tutto.

Le riforme

Il concetto che prevede l'impossibilità di attuare certe riforme è stato infranto. Il mercato elettrico verrà liberalizzato completamente; stessa sorte per il comparto dei produttori di riso. Il sistema amministrativo verrà rivisto, la burocrazia ridotta e la corporate tax scenderà del 2,4%.

Il Partenariato Transpacifico (TPP) e l'accordo di libero scambio con l'Unione Europea costituiscono pilastri centrali della mia politica economica: contribuiranno a rendere l'economia giapponese ancor più integrata con i flussi globali della conoscenza, del commercio e degli investimenti.

Riformeremo il mercato del lavoro. In un Paese dove il lavoro femminile è la risorsa meno utilizzata, ci impegniamo affinché entro il 2020 il 30% delle posizioni di leadership siano occupate da donne. Sono anche sicuro che entro il 2020 raddoppieremo la quota di investimenti esteri diretti.

L'obiettivo è rendere il Giappone una delle migliori destinazioni al mondo dove fare affari.

La politica estera

Ora che l'Asia è divenuta uno dei fulcri economici del pianeta, il Giappone è circondato da vicini che manifestano possibilità infinite: Cina, Corea del Sud, i Paesi membri dell'ASEAN, l'India, la Russia e, lungo il Pacifico, i Paesi partecipi al Partenariato Transpacifico.

L'unico modo per mantenere la pace e la prosperità nella regione risiede nel garantire la sicurezza degli spazi aerei, marittimi, cibernetici e cosmici per consentire il libero movimento di merci e persone - condizioni indispensabili per la crescita. Valori fondamentali come la libertà, i diritti umani e la democrazia devono essere preservati all'interno dello stato di diritto. Non vi è alternativa.

I dividendi che la crescita offre in Asia non devono essere sprecati in una corsa al riarmo; al contrario dobbiamo investirli in innovazione e capitale umano per incrementare ulteriormente la crescita nella regione. L'espansione militare va assolutamente contenuta perché, altrimenti, la situazione potrebbe sfuggire di mano. I budget militari vanno resi completamente trasparenti e verificabili.

Dobbiamo impegnarci nella creazione di un meccanismo per la gestione delle crisi, un canale di comunicazione tra le forze armate e un sistema di regole che promuova azioni fondate sul diritto internazionale del mare.

(La traduzione dall'inglese non è ufficiale ed è opera dell'autore)

Per approfondimenti

Articolo pubblicato da International Business Times nel blog Going Global

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